domenica 12 settembre 2010

Lost. Vorrei aiutarti. Ti stavo scrivendo ma ho paura di farti male. E vorrei fare, dire. Ma sono terrorizzata da quello che potresti rispondere. Vorrei metterti una mano sulla spalla, non dire nulla che forse è meglio. Mi dispiace. Dove sono lo sai.

martedì 31 agosto 2010

Tornare questa volta ha un gusto estremamente diverso. Non ha il sapore di te che mi aspetti, seduto su quelle scale. Di te che mi vieni incontro e di me che ti volo tra le braccia.

sabato 28 agosto 2010

In fondo settembre è dietro l'angolo, no? Magari questa volta non sarà settembre, ma prima o poi volteremo di nuovo l'angolo.

giovedì 26 agosto 2010

Trovare per caso la tua sciarpa. E riabbracciare il tuo profumo, riscoprirlo di colpo, è troppo anche per me che voglio mostrarmi così forte ai tuoi occhi lontani.
Ti ho sognato, anche oggi. Sei la mia ossessione notturna. E sì, non solo notturna. Nel tuo sguardo muto con le spalle al muro, mi chiedevi di andarmene.
Una volta scrissi di vivere solo tra delle parentesi. Di essere la pagina bianca di un bloc notes vuoto. Non mentivo. Ora però ho imparato come si fa, a vivere fuori e dentro quelle parentesi. Magari sarebbe tutto diverso. Bisognerebbe provare.

mercoledì 25 agosto 2010

Voglio ringraziare una persona, ma quella persona non mi parla più. E prima che smettesse di parlarmi, non lo avevo ancora capito quanto profondamente mi avesse cambiata. Perché le persone cambiano. E io gli sono grata per avermi fatta cambiare in questo modo.

lunedì 23 agosto 2010

Ti ho sognato con un'altra. Dicevi "lei capisce". Io mi sentivo svenire, ho ancora la nausea.

domenica 15 agosto 2010

Senza fretta ma perdonami, prima o poi.

mercoledì 11 agosto 2010

Mi sono resa conto che non c'è più posto per me nella tua vita. Ma ti prego permetti ai tuoi amici di rientrarci, nella tua vita.

lunedì 9 agosto 2010

Sei più con me che con te. Qualunque cosa farai, qualunque cosa farò, qualunque strada apparentemente lontana da te imboccherò. Vivrò, ma con un cuore più grande, perché dovrò portarti sempre con me. E so che tu farai lo stesso. Perché quel filo che ci lega non si è mai spezzato, e in certi momenti mi sembra più forte che mai. Quando scopro tutto quello che di te ho fatto mio sento un calore nel petto, un senso di serenità che mi era estraneo fino a poco fa. Ora quello che mi turba è solo saperti infelice. Vorrei fare per te quello che tu hai fatto per me. Spero di riuscirci, da lontano, e magari senza accorgermene... come sempre. Spero che tu trovi il tuo posto. Con affetto.

venerdì 6 agosto 2010

Mi hanno detto che l'amore ha bisogno del tempo. Non di lunghi periodi, ma del momento giusto.

Lo senti questo suono?
Sono le lancette dell'orologio. Ascoltale bene, ti stanno dicendo qualcosa.

mercoledì 21 luglio 2010

"Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell'inquetudine e del vano desiderio, è una barca che anela al mare eppure lo teme."
Edgar Lee Masters

domenica 18 luglio 2010

Pensavo alle cose che facciamo accadere un po' a caso. Non mettiamo le frecce e svoltiamo senza preavviso. Solo per provare l'ebrezza del cambiamento, solo per sentire sulla pelle cosa vuol dire non avere una meta. E ci ritroviamo felici e piangenti. Perché abbiamo il mondo intero, anche se non abbiamo niente.

sabato 3 luglio 2010

Reinventarsi...

Per essere poi, alla fine, nient'altro che se stessi. Nuovamente.

mercoledì 23 giugno 2010

La speranza, quella stronza, non vuole morire. E non gioitene come fate sempre perchè la speranza, quella bastarda, vi porterà alla rovina.

Le cose...

Le cose sono leggere. Volano via. Un attimo son qua. L'attimo dopo non sai più dove siano, le cose. Ne senti l'odore, ne vedi il ricordo, ne senti il fruscio. Ma loro, le bastarde, se ne sono andate senza voltarsi, senza guardarti un'ultima volta. E tu sei lì ad aspettarle di notte, di giorno. Perché la leggerezza con cui se ne sono andate, non ti da pace.
Sentire le gocce che aprono la pioggia è emozionante. Le scambio sempre per qualcuno che si è fermato sotto la mia finestra, forse per ascoltare se sono sveglia.

martedì 22 giugno 2010

La mia città

Camminavo nella città fatta di nebbia. E il vecchio mi guardava, sola che ero. Sentivo il peso dei suoi anni e il dolore delle sue mani. Lui deve aver visto l'opacità dei miei occhi. Ci siamo guardati, son stati attimi, e lui mi ha dato un po' del suo dolore per prenderne parte del mio. La notte fa anche questo. Fa conoscere estranei che si confondono.

lunedì 21 giugno 2010

No, seriamente, quand'è che arriva la parte in cui mi sveglio e capisco che è tutto uno stupido sogno?

domenica 20 giugno 2010

Assenze

Mi manca quel quadratino di carne. Proprio quello, quello che sta in mezzo al petto. Quello che quando ti viene da piangere ti avverte. Me l'hanno rubato, un giorno. E ora ci passa il vento lì in mezzo, e brucia un sacco. E fa male, e sembra sempre che voglia dirmi qualcosa, quel quadratino di carne che non c'è.

sabato 19 giugno 2010

Le risate isteriche.

Dietro ad ognuna di esse c'è un giornata andata male, una speranza tradita, un affetto perduto, una gioia conclusa. La mente impazzisce e le parole perdono il loro significato. E tu sorridi pure di me che non so più quel che faccio e quel che dico. Ridi di me, ma cerca di capire. Le lacrime non sono fatte solo di rugiada.

Dove sei?

Cerco un luogo,
un luogo in cui poter urlare quello che mi va.
Non necessariamente un luogo fisico, la cosa importante è che sia grande, molto grande.
Perché di cose da urlare ne ho molte.
Urlerei tutta me.
Mi manca quel quadratino di carne. Proprio quello, quello che sta in mezzo al petto. Quello che quando ti viene da piangere ti avverte. Me l'hanno rubato, un giorno. E ora ci passa il vento lì in mezzo, e brucia un sacco. E fa male, e sembra sempre che voglia dirmi qualcosa, quel quadratino di carne che non c'è.

giovedì 17 giugno 2010

Viviamo di scuse e incontri fasulli. E poi il sole se ne va.
Non riesco più a distinguere quello che sogno da quello che vivo. In attimi di lucidità mi rendo conto di non aver vissuto esperienze che ero sicura di aver vissuto. E succede così, all'improvviso, dopo giorni. E ogni volta mi viene una paura matta.
Più di tutto ora vorrei avere qualcuno a cui scrivere una lettera. Una di quelle in cui stai attento alla calligrafia perchè anche con la rotondità dei caratteri vuoi esprimere dolcezza. La scriverei con inchiostro blu.
Credo di esser rimasta parecchi minuti a fissare le gocce cadere dalla grondaia. Tipo in estasi.

Non puoi fuggire.

Ho sempre odiato come mio padre tagliava il formaggio. Oggi mi sono scoperta a tagliarlo nello stesso modo.
E' che quando ti fissi guardi sempre uno stesso punto. E nel frattempo non ti accorgi di quello che accade intorno. E magari c'è qualcuno che sta fissando te.

sabato 22 maggio 2010

“Ho un crampo al polpaccio, un cerchio alla testa e un vaffanculo al cuore.”

venerdì 21 maggio 2010

Gocce di onde.

E’ buffo come all’improvviso vengano a galla i ricordi. Vedo la pioggia e ricordo il mare, era sera, era bello, era dolce. I piedi erano nell’acqua.

A volte è bello sognare. E a volte no.

Mi sono svegliata credendo di avere qualcosa che invece non ho. Colpa dei sogni.